Regime Forfettario: Novità e Vantaggi per le Imprese

Il Regime Forfettario - Cos'è?

Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato dedicato a liberi professionisti, lavoratori autonomi e piccole imprese con Partita IVA che non superano determinati limiti di ricavi (attualmente 85.000 € annui).

Le caratteristiche principali sono:

  • Tassazione semplificata con una flat tax del 15% (ridotta al 5% per i primi 5 anni per chi avvia una nuova attività).

  • Niente IVA: non si applica l’IVA sulle fatture emesse e non si può detrarre quella sugli acquisti.

  • Contabilità semplificata: non è obbligatorio tenere libri contabili complessi.

  • Base imponibile ridotta: le tasse si calcolano applicando un coefficiente di redditività al fatturato, variabile in base al codice ATECO dell’attività.

👉 In pratica, è un regime pensato per semplificare la gestione fiscale e ridurre il carico burocratico e fiscale dei piccoli operatori economici.

Novità introdotte nel 2025

1. Compatibilità con redditi da lavoro dipendente o pensione

Per tutto il 2025 è prevista una deroga temporanea: chi percepisce redditi da lavoro dipendente o pensione fino a 35.000 € annui potrà comunque accedere o restare nel regime forfettario (art. 1, comma 12, L. 207/2024).
👉 Si tratta di una misura sperimentale, valida solo per il 2025, che amplia la platea dei beneficiari.

2. Contributi previdenziali ridotti del 50%

I nuovi iscritti alle gestioni artigiani e commercianti INPS potranno usufruire di una riduzione del 50% dei contributi previdenziali per i primi 36 mesi di attività (art. 1, comma 186, L. 207/2024).
👉 Esempio: un artigiano che aprirà Partita IVA nel 2025 pagherà circa la metà dei contributi minimi per i primi tre anni.

3. Trattamento delle spese riaddebitate

Con la modifica all’art. 54 TUIR (DPR 917/1986), dal 2025 le spese di vitto, alloggio e viaggio sostenute dal professionista e riaddebitate al cliente sono trattate con criteri più favorevoli.
👉 Questo evita duplicazioni di tassazione e semplifica la gestione dei rimborsi spese.

4.Fatturazione semplificata

Il D.Lgs. 180/2024 ha ampliato i casi in cui è possibile emettere fattura semplificata oltre i 400 €, rendendo più snella la contabilità dei forfettari.

📊 Esempi pratici

Caso 1 – Professionista con lavoro dipendente

  • Reddito da lavoro dipendente 32.000 €

  • Ricavi da Partita IVA 30.000 €

👉 Nel 2024 non avrebbe potuto aderire al regime.
👉 Nel 2025, grazie alla deroga, potrà rimanere in forfettario.

Caso 2 – Superamento dei 100.000 €

Un consulente con 105.000 € di ricavi nel 2025 decade immediatamente dal regime forfettario e passa al regime ordinario dal momento in cui ha superato la soglia (art. 1, comma 71, L. 190/2014).

📑 Riferimenti normativi

  • L. 190/2014, art. 1 commi 54–89 → disciplina base del regime forfettario.

  • Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024) → art. 1, commi 12 e 186 (limite reddito lavoro dipendente; riduzione contributi).

  • DPR 917/1986 (TUIR), art. 54 → modificato sul trattamento delle spese riaddebitate.

  • D.Lgs. 180/2024 → estensione fattura semplificata.

  • Agenzia delle Entrate – Scheda Regime Forfettario: link ufficiale

📌 Conclusioni

Il 2025 porta più flessibilità e agevolazioni per i titolari di Partita IVA in regime forfettario:

  • la deroga sul reddito da lavoro dipendente,

  • lo sconto contributivo del 50% per i nuovi artigiani e commercianti,

  • semplificazioni su fatture e spese riaddebitate.

Al tempo stesso restano i pilastri fondamentali: limite a 85.000 €, flat tax al 15%/5%, e uscita immediata oltre i 100.000 €.

👉 È importante valutare caso per caso, perché piccoli dettagli (partecipazioni, redditi accessori, superamento limiti) possono far decadere dal regime.